Nel 2011 andavo per la prima volta al Kombat Group Thailand. È bastata quell’unica volta perché restassi affascinata dal tenore degli allenamenti e dalle persone preposte alla gestione del campo e da allora, ogni anno, come un richiamo, sento forte e prepotente il desiderio di ritornarci.

Ogni nuova volta lì arricchisce il mio bagaglio di esperienze e la mia sfera emozionale.

Quest’ultima visita mi ha vista spettatrice di nuovi traguardi, in primis il secondo campo aperto da Christian Daghio: un luogo spettacolare, ampio ed accogliente in grado di offrire al visitatore la possibilità di rigenerarsi, come ho sperimentato in prima persona.

In quel luogo, tra quelle persone, è stato facile ristabilire un nuovo armonioso equilibrio con me stessa.

Le figure che lo animano sono, oltremodo, altamente professionali a livello di preparazione sportiva. Ogni singolo trainer vanta un’elevata competenza e tra tutti, quest’anno, un insegnante di pugilato ha completamente rapito il mio entusiasmo e catturato la mia attenzione: Do Dong.

E se vi state chiedendo come possa esistere il pugilato in Thailandia, posso confermarvi che il nostro Daghio è riuscito a scegliere uno dei migliori che praticano questa nobile arte, denominata boxe.

Do Dong è un trainer eccezionale, con un livello in stile di allenamento e tecniche superiore a tanti maestri sul nostro beneamato territorio Nazionale.

Ha la boxe nel DNA e la sua passione verso questa disciplina traspare da ogni suo gesto sul campo; è sufficiente osservare il suo stile ed il suo comportamento sul ring per lasciarsi trainare dal suo entusiasmo e dal suo connubio con quest’arte. Il suo allenamento diventa, emulandolo, necessariamente anche il tuo allenamento in un anelito di perfezione.

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E poi ci sono Christian, Barbara e Simone, persone speciali nella loro semplicità, affabili e degni di tutta la mia stima che, in brevissimo tempo, sono riuscite a rendermi fiera della loro amicizia ed onorata di rendermi partecipe e parte della loro famiglia. Essi non gestiscono semplicemente il campo, ma lavorano su di te, lasciandoti entrare in contatto con la tua mente fino a sentirti in armonia totale con ogni parte di te.

E quella sensazione di armonia ed integrità si traduce in una sensazione fortissima di sentirsi VITALE….E FORTE…dentro prima ancora che fuori.

Un’avventura fantastica giunta al termine troppo rapidamente, ma vissuta con tale profonda intensità e partecipazione da lasciar dentro la sensazione inevitabile di un semplice arrivederci.

A chi non fosse stato ancora al campo del Kombat Group Thailand di Christian Daghio, raccomando vivamente di non aspettare oltre; ne varrà decisamente la pena sia per quanti amano il combattimento che per quanti desiderano ritrovare se stessi.

Io quest’anno ho portato via l’insegnamento di Christian che “sul ring si sale per vincere” e che non esiste menomazione se non quella delle barriere del pregiudizio. Dopo un mese di allenamento con il meraviglioso Do Dong, Christian mi organizzava un incontro di pugilato.

Benchè combattessi da anni in Italia, non avevo mai provato prima l’emozione della boxe, in quanto le federazioni pugilistiche italiane non me lo consentono in virtù di una menomazione alla mia mano sinistra. Christian mi ha guidato in questa esperienza completamente nuova, ha guidato mente e corpo per portarmi su un ring completamente nuovo per me, lasciandomi combattere contro un Thailandese.

E così lì, in Thailandia, per la prima volta Carmela Pesacane indossava i guantoni per cimentarsi in una sfida nuova. E quella sfida nei guantoni da boxe racchiudeva il superamento di un confine, di un limite, di un pregiudizio.

Ho vinto … Ho vinto sul ring e ho imparato che si possono strappare vittorie nuove alla vita.


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